Lei era pazza e differente come frate Francesco e sorella Chiara
- Pubblicato in Segretariato generale della formazione
Poiché Madre Teresa è stata proclamata Santa per la Chiesa Cattolica (il 4 settembre 2016 su Piazza San Pietro in Roma) è bene che procuriamo di conoscerla un po’ di più.
Un viaggio di fede: Lei cominciò il suo viaggio come qualunque altra sorella della sua prima congregazione presso il convento di Loreto. Era soddisfatta di una stretta sequela di regole e regolamenti: alla lettera. Ma dentro lei covava un disagio ispirato dalla periferia della sua città. Dalla finestra del suo ricco convento riusciva a vedere la miseria dei poveri nella sua località. Questo disturbo sopraggiungeva ancora e ancora spingendola a raggiungere i poveri. Così cominciò il suo nuovo viaggio alla ricerca di senso, dell’esperienza di Dio, della vera felicità nel servizio dei poveri e dei bisognosi. E’ estremamente toccante conoscere, dalla lettera pubblicata dal suo padre spirituale, che per più di 35 anni (cioè da quando iniziò la nuova vita coi poveri e i malati) madre Teresa sperimentò un terribile vuoto interiore. In molte occasioni non era capace di sentire la presenza di Dio vicino a lei, anche quando sedeva in chiesa. Ma quando si recava fuori per servire i poveri e incontrare le sue amate sorelle era piena di tanta speranza di donare parole e risposte di fede. E’ vero che credenti sensibili vengono sottoposti alla notte oscura dell’anima e messi alla prova. La differenza, tra loro e noi, è che essi non si fermano lì, ma continuano a cercare con tutta sincerità mentre con le loro vite portano felicità a molte persone vicine a loro.
Un cuore che comprende i poveri: Madre Teresa era descritta come persona che ha un cuore grande per i poveri e i bisognosi. Questo cuore andò al di là dell’ordinaria comprensione per capire l’umanità e i suoi bisogni. Ogni volta che ritornava a Calcutta, da una visita particolare o da una missione, come raggiungeva la stazione ferroviaria usava prendere un Ciclo Rickshaw (una specie di piccolo triciclo che viene spinto dalle mani ma può andare anche a pedali) gestito da povera gente, senza la forza sufficiente per spingerlo.
Un giorno erano in due e il bagaglio scarso. Così l’altra persona ch’era con la Madre disse ch’era sufficiente prendere un solo veicolo. Ma Madre Teresa chiamò due uomini del Rickshaw perché le portassero al convento. Quando le chiesero la ragione di questa scelta la sua replica fu: “Se prendiamo due persone, due famiglie avranno qualcosa da mangiare e saranno felici oggi. Siamo generosi coi poveri, perché Dio è così buono con noi”.
Il lato umano: I critici di Madre Teresa puntano il dito sulle sue affermazioni di non voler condannare il male sociale e le manipolazioni di potere dei ricchi. Eppure in lei ognuno può vedere una donna nobile che cercava di essere veritiera verso la fede che professava e che ha risposto ai bisogni del suo tempo. Può pure esser vero che lei fosse indignata per le manipolazioni dei ricchi e dei potenti. Ma è possibile ch’ella non avesse tempo di concentrarsi sulla correzione di questa gente perché aveva molti moribondi di cui prendersi cura. Era davvero un essere umano con l’abitudine saggia di concentrarsi su ciò che poteva occuparsi e crescere nell’integrazione olistica. Penso che debba aver avuto un lungo viaggio per imparare, disimparare, maturare.
Madre Teresa ha contribuito per la sua parte a rendere questo mondo un posto migliore per milioni di persone e oggi le Missionarie della Carità continuano questo viaggio. Allora alziamoci in piedi per salutare questa Sorella che fu davvero umana, spirituale e viva. E ancor più noi, Francescani Cappuccini dobbiamo ricordare la sua bontà, perché lei era differente e pazza come Frate Francesco e Sorella Chiara! Questa gente rifiutò l’abbandono al pessimismo e fece qualcosa per mostrare amore e creare una casa cosmica!
E tu? “Impazzisci” per un nuovo senso della vita? Hai sete di rendere questo mondo un posto migliore? Molti di voi traggono ispirazione da questa fragile Sorella e Madre, Teresa. E se avete altre storie d’ispirazione e riflessioni sulla sua vita, perché non potreste condividerle?
Grazie di cuore a Fra. Antonio Belpiede Ofm Cap., Procuratore Generale, Roma, per la traduzione