Ordo Fratrum Minorum Capuccinorum IT

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updated 7:40 AM UTC, Apr 30, 2024

Incontro dei postnovizi della CECOC a Praha

Dal 1 al 3 settembre, a Praga, presso il convento dei cappuccini, ha avuto luogo la seconda Convocazione dei postnovizi cappuccini della Conferenza CECOC con la finalità di favorire la conoscenza, la collaborazione, lo scambio di esperienze tra i partecipanti. Era presente anche il Vicario generale fr. Štefan Kožuh. Il primo incontro si era tenuto due anni fa a Lublino in Polonia. E’ stato scelto come luogo il convento di Praga, non solo perché a fondarlo è stato il “nostro santo frate Lorenzo da Brindisi” nel 1599, ma anche perché era un buon punto di ritrovo, nel cuore dell’Europa, accessibile a tutti e con uno spazio sufficiente per ospitare ed accogliere un cospicuo numero di frati. La presenza dei giovani frati, accompagnati dai relativi formatori, è stata numerosa provenienti da vari paesi dell’Europa dell´Est e precisamente dalla Romania, Croazia, Bielorussia, Ucraina, Polonia, Ungheria, Slovenia, Slovacchia e Repubblica Ceca.

Il tema dell’appuntamento di quest’anno è stato: “La personalità e la vita di Sant’ Agnese di Praga”. Fr. Pacifico, il relatore, ha presentato la storia della sua vita, mentre Suor Rachel, suora cappuccina del Convento di Sternberk, ha parlato sul tema della preghiera contemplativa. Appuntamento atteso è stato quando è arrivato il Ministro generale fr. Mauro Jöhri. Il Ministro generale, infatti, si è reso disponibile per alcune domande a cui ha risposto con sincerità, affetto e disponibilità, rendendo l’atmosfera gradevole ed amichevole. Alcuni frati hanno potuto condividere alcuni pensieri, riferendosi agli argomenti più interessanti che hanno vissuto in questi giorni: “Cristiano, un frate cappuccino proveniente dalla Provincia della Slovacchia, che partecipava per la prima volta, ha espresso gioia per come si è vissuta “la preghiera comune”, “il modo di comunicare” e “la ricreazione comunitaria”.

Naturalmente attraverso la Liturgia delle Ore, si è pregato insieme, scandendo il ritmo dei salmi, nonostante i sessantacinque frati provenienti da varie nazioni. E’ stata così una preghiera, dove i salmi e i cantici, hanno risuonato in uno stesso “coro”, ma in tante lingue diverse. E’ stato davvero bello, sentire la diversità e la varietà di culture e lingue diverse, ma sotto uno stesso “cuore” che era quello della preghiera rivolta a Dio.

L’incontro è stato una «splendida esperienza di fraternità – riferisce un giovane frate – nella quale le barriere linguistiche e culturali sono state ben presto abbattute. Anche fare la ricreazione insieme è stato davvero un bel momento di condivisione e gioia. Al desiderio di incontrarsi per condividere le proprie esperienze di giovani consacrati si è aggiunto anche l’aspetto culturale divenendo così un appuntamento sempre più ricco vissuto sempre secondo lo stile cordiale e fraterno tipico del nostro carisma.

In tutto questo – continua il giovane frate – vedo che Gesù non scherzava, quando ha pregato suo Padre, dicendo: “ Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola …” ho capito e vissuto, che questo è possibile anche tra varie culture e nazioni.

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Ultima modifica il Mercoledì, 21 Settembre 2016 23:29