Nel quadro del grande Giubileo della speranza che stiamo vivendo, sono iniziati i Giubilei specifici che si svolgeranno durante tutto l’anno 2025. Il primo ad aprire questo percorso è stato il Giubileo della Comunicazione. Papa Francesco ha convocato tutti coloro che lavorano in qualche ambito della comunicazione sociale nel mondo (giornalisti, designer, scrittori, ecc.) per un tempo di celebrazione e formazione il 24, 25 e 26 gennaio. La riflessione ha richiamato alla responsabilità, ricordando il potere della comunicazione per costruire un mondo di speranza in mezzo ai difficili eventi che affliggono lumanità. Un punto importante che è stato toccato è la vocazione divina del comunicatore e l’importanza non solo di trasmettere informazioni, ma di essere in grado di andare incontro agli altri. Papa Francesco ha ricordato ai comunicatori, riuniti nellAula Paolo VI, che comunicare è uscire un po da sé stessi per dare del proprio allaltro. E la comunicazione non solo è luscita, ma anche lincontro con laltro. Saper comunicare è una grande saggezza, una grande saggezza!, ed ha espresso la sua gioia per questo incontro così importante: Sono felice di questo Giubileo dei comunicatori. Il vostro lavoro è un lavoro che costruisce: costruisce la società, costruisce la Chiesa, fa andare avanti tutti.
Allinterno del Giubileo l’incontro dei comunicatori è stato un richiamo a tener presente i nostri valori evangelici e carismatici per portare una comunicazione che possa creare spazi digitali sicuri e ricchi di incontri, per costruire all’interno dei media, che spesso possono essere freddi e spersonalizzati, luoghi caldi e fraterni.
Il lavoro, o meglio la diaconia della comunicazione, non è semplicemente una trasmissione tecnica di informazioni, ma, per essere efficace, deve coinvolgere la vita e l’esperienza: si tratta di un incontro costante e di un dialogo che comunica la nostra identità carismatica, quella che ci è propria e che doniamo al mondo.
Papa Francesco ha concluso il suo discorso invitandoci a raccontare storie di speranza, storie cariche del dinamismo del bene, storie capaci di trasformare e riparare tutto ciò che è rotto nella vita delluomo e nelle relazioni: la comunicazione ha questo potere perché porta in sé qualcosa di divino, e il primo comunicatore è Dio stesso.