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Quinta lettera del Ministro Generale

Prot. N. 00339/20

A tutti i Superiori Maggiori
A tutti i Frati
Loro sedi

Cari fratelli tutti,

Il Signore vi dia pace!

Ancora una volta volentieri vi raggiungo, credendo che sia un modo semplice per sentirci uniti e partecipi di quanto succede nell’Ordine di questi tempi, nei quali siamo tutti costretti ad una forzata permanenza nei nostri luoghi, e avendo dovuto annullare per lunghi mesi un nutrito programma di visite, capitoli, appuntamenti con voi, da parte mia e dei Consiglieri generali, nonché da parte degli incaricati degli uffici centrali, che molto contribuiscono all’animazione di tutti.

Anzitutto vorrei nuovamente ricordare i frati che hanno sperimentato sulla loro pelle il contatto con il nuovo virus, e soprattutto onorare la memoria di coloro che, a causa dello stesso, hanno concluso la loro esistenza terrena. Si tratta ormai di una trentina di frati deceduti, in varie parti. Senza dimenticare nessuno, una particolare vicinanza però la dobbiamo oggi ai nostri fratelli del Quebec, che, come credo sappiate, in breve tempo ne hanno visto morire già otto. Qui in curia, come sempre, li ricordiamo al Signore uno per uno.

Attraverso i vostri bollettini, o con informazioni spicciole di altra natura, siamo messi a conoscenza di tante attività di carità che i frati hanno saputo avviare nei vari luoghi, dove di più la malattia ha creato condizione di disagio e di fame per la povera gente. Con creatività significativa molti di noi hanno saputo anche attivare diversi canali di comunicazione digitali, che sicuramente hanno raggiunto in maniera diversa tante persone e hanno portato tanto conforto. Non posso che gioirne con voi e benedire questo vostro operato.

Ora in Italia e in Europa le condizioni vanno rapidamente migliorando e non mancherà molto per poter riprendere a circolare in libertà e sicurezza. Non così ancora per vaste altre aree del mondo, anzi, come ben sapete, per interi continenti. Dovremo ancora attendere per capire come ci dovremo adeguare a queste inusitate condizioni. Ma con il Consiglio Generale abbiamo già cercato di individuare alcune piste operative.

Per ciò che riguarda i numerosi Capitoli rinviati, ogni consigliere è incaricato di considerare la situazione con le diverse circoscrizioni della sua area:

  • Si tratta anzitutto di capire se è possibile individuare altre date di celebrazione dei capitoli, che rientrino in tempi ragionevoli e sostanzialmente coerenti con le possibilità offerte dalle nostre Costituzioni (sei mesi di posticipo). Se lo si riesce a fare, tenendo conto delle situazioni locali, allora i capitoli verranno celebrati more solito, sotto la presidenza del Consigliere dell’area o di un frate appositamente delegato.
  • Caso per caso si può valutare anche la proposta suggerita da qualche provinciale: se non si possono prospettare tempi ragionevoli per celebrare l’intero Capitolo, potrebbe essere più facile radunare un solo giorno i capitolari per le relazioni del triennio e le elezioni dei nuovi superiori, rinviando a un Capitolo straordinario successivo la trattazione degli altri temi che interessano la Provincia. E’ una pista certamente percorribile, anche se non da tutti.
  • Ci arrivano già diverse sollecitazioni perché in queste situazioni straordinarie si proceda alla nomina dei nuovi superiori, ai sensi del n. 133 delle Costituzioni. Vorrei lasciare questa opzione come ultima possibile, anche se sono ben consapevole che già in alcuni casi si sta presentando, tutto considerato, come l’unica conveniente e possibile, perché la vita della fraternità possa continuare serenamente.

Vi prego allora di tenervi costantemente in dialogo con i Consiglieri Generali, che sapranno informare sollecitamente il sottoscritto e l’intero Consiglio per le decisioni del caso. Rammento da ultimo che i Ministri Provinciali possono agire allo stesso modo nei confronti delle diverse custodie da essi dipendenti, informandone il sottoscritto.

Anche se manca ancora qualche mese, vista la situazione stiamo ormai condividendo l’idea che sia prudente posticipare anche l’incontro panamericano di Panama, previsto per i primi di ottobre; mentre infatti per le singole circoscrizioni forse sarà più facile cominciare ad incontrarsi prima, non sembra che sia conveniente organizzare un incontro a livello continentale, non sapendo quali saranno allora le situazioni di regioni tanto diverse e tanto distanti. Più precise informazioni vi saranno date dalle apposite commissioni di preparazione. Lasciatemi però che esprima la mia lode per l’intenso e capillare lavoro che è stato fin qui realizzato. Non sarà perso, anzi, sarà valorizzato ancora di più quando finalmente potremo ritrovarci. Grazie a tutti i frati per la loro partecipazione attiva!

Passerà per tutti questo momento così insolito. E se avremo saputo riaffidare con maggior fede noi, il nostro cammino e le nostre buone opere alle mani provvidenti del Signore, ne troveremo insperato giovamento, tutti. Lo auguro a ciascuno, in particolare a coloro che ancora si trovano nell’occhio del ciclone e attendono con speranza giorni migliori, per loro e soprattutto per la gente che soffre.

E, come posso, vi benedico di cuore.

Roma, 31 maggio 2020
Solennità di Pentecoste.

Fr. Roberto Genuin      
Ministro Generale OFMCap

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Ultima modifica il Venerdì, 12 Febbraio 2021 15:34
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