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“Bravi questi Cappuccini!”

Loreto. Il 25 marzo scorso la liturgia festeggiava la Solennità dell’Annunciazione, nel ricordo cioè dell’annuncio dell’Angelo Gabriele a Maria, nel cui grembo il Verbo di Dio assumeva la natura umana, dando inizio al mistero della Redenzione. E in tale circostanza Papa Francesco si è recato in pellegrinaggio a Loreto, da lui definito “luogo privilegiato per contemplare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio”. E aggiungeva: “Qui, infatti, sono custodite le mura che, secondo la tradizione, provengono da Nazaret, dove la Vergine Santa pronunciò il suo “sì”, diventando la madre di Gesù. Da quando quella che è denominata la “casa di Maria” è diventata presenza venerata e amata su questo colle, la Madre di Dio non cessa di ottenere benefici spirituali in coloro che, con fede e devozione, vengono qui a sostare in preghiera.”

La visita del Santo Padre a Loreto è stata scandita da tanti momenti molto belli e commoventi come quello dell’incontro con i pellegrini, con i malati e con le mamme dei nascituri, ma soprattutto quello della firma dell’Esortazione post-sinodale “Christus vivit” ai giovani, che sarà pubblicata il prossimo 2 aprile. Nel bel discorso pronunciato nella piazza, davanti ai dieci mila pellegrini, il Papa non ha mancato di rivolgere la sua parola in modo speciale ai Cappuccini, che da tanti anni custodiscono il Santuario della Santa Casa. Ha detto tra l’altro: “un pensiero speciale ai Padri Cappuccini, ai quali è affidata la custodia di questo insigne Santuario tanto caro al popolo italiano. Sono bravi questi Cappuccini! Sempre in confessionale, sempre, al punto che tu entri in santuario e sempre ce n’è almeno uno lì, o due o tre o quattro, ma sempre, sia di giorno sia alla fine della giornata, e questo è un lavoro difficile. Sono bravi e li ringrazio specialmente per questo prezioso ministero del confessionale, continuato durante tutta la giornata. Grazie!” Quindi il papa ha espresso anche una richiesta: “Chiedo caldamente ai Frati Cappuccini un servizio in più: il servizio di estendere l’orario di apertura della Basilica e della Santa Casa durante la tarda serata e anche l’inizio della notte quando ci sono gruppi di giovani che vengono a pregare e a discernere la loro vocazione.”

Papa Francesco ha precisato altresì l’identità del Santuario, visto come la “casa dei giovani” (luogo di discernimento vocazionale nei tre momenti di ascolto, discernimento, decisione), la “casa della famiglia”, e la “casa dei malati”. E a tutti ha affidato una missione: “portare il Vangelo della pace e della vita ai nostri contemporanei spesso distratti, presi dagli interessi terreni o immersi in un clima di aridità spirituale.

Prima di concludere, ricordiamo che dal 25 marzo 2015 la Fraternità dei Frati Minori Cappuccini del Santuario di Loreto, precedentemente affidata alla Provincia delle Marche, è ora affidata alla cura diretta del Ministro Generale. La decisione fu fissata da un “Decreto”, firmato quel giorno dal Delegato Pontificio per la Santa Casa, Mons. Giovanni Tonucci, e dall’allora Ministro Generale dei Cappuccini, fra Mauro Jöhri. Per questa ragione, in occasione della visita di Papa Francesco, non ha mancato di essere presente, accanto alla numerosa fraternità dei Cappuccini, anche l’attuale Ministro Generale, fra Roberto Genuin.

Foto - Youtube www.vaticannews.va

Ultima modifica il Giovedì, 28 Marzo 2019 18:04
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