Ordo Fratrum Minorum Capuccinorum IT

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updated 11:54 AM UTC, Mar 20, 2024

fr. Jerónimo Bórmida

fr. Jerónimo Bórmida (José Ruben Bórmida Rodriguez)

Nacque nella città di Montevideo il 9 settembre 1936, i suoi genitori furono Maria Didevana Rodriguez Román e José Bórmida Batto.

A 12 anni entrò nel seminario minore e liceo dei cappuccini. Iniziò il noviziato il 12 febbraio el 1956  a San Francisco de Carrasco, con la professione dei voti semplici il 13 febbraio dell'anno successivo. I suoi superiori attesero l'età richiesta perché professasse i voti perpetui, un giorno dopo il suo compleanno, il 10 settembre del 1959. L'ordinazione presbiterale ebbe  luogo il 21 luglio 1963.

Nella formazione di fr. Jerónimo, oltre ai requisiti ecclesiastici, figura lo studio delle Belle Arti a Montevideo e di pittura e scultura a Parigi. Ottenne la licenza in teologia  a Friburgo e il dottorato a Roma.

All'interno dell'Ordine collaborò a diversi uffici e servizi, ricoprendo il ruolo di guardiano, ministro provinciale, prefetto degli studi, formatore e definitore generale, vivendo nelle fraternità di: sant'Antonio, San Francisco de Carrasco, Minas, Friburgo, Collegio internazionale, Curia genrale, san Francisco de Nuevo Paris, Sayago, Punta Carretas, Quilmes, Real, La Teja, Curia provinciale e Mar del Plata.

Nell'anno 1967 ,con altri professori fondò il ITUMs (l'attuale facoltà di teologia in Uruguay). Fu cofondatore del dipartimento di teologia per laici dell'ITUMs, professore di varie materie: ebraico, teologia orientale, introduzione ai sacramenti, unzione degli infermi, teologia francescana.

Fratello capace e intelligente. Massimamente originale nella sua elaborazione teologica, nei suoi corsi, nella sua arte  nel suo modo di relazionarsi; sempre all'avanguardia nei metodi e nelle forme di studio. Provocatore loquace e ironico.

Il suo corpo, curato poco come il “fratello asino” di san Francesco, cominciò a pagare la mancanza di cure con il passare degli anni. Si contano diversi interventi chirurgici e trattamenti. Ultimamente, a causa delle condizioni di salute, si decise di portarlo da Montevideo a Buenos Aires, per ricoverarlo nella clinica di San Camillo. A seguito di una complessa operazione, mentre si trovava nella sala di terapia intensiva, il suo corpo subì uno scompenso generale e si poté mantenere in vita solo grazie ai macchinari.

Sorella morte corporale, della quale parlava con grande eloquenza, specialmente negli ultimi giorni, immaginando un possibile incontro con i suoi genitori e parenti, lo venne a prendere nel pomeriggio dell'11 febbraio 2017.