Raniero da Borgo San Sepolcro (1511-1589) (N. Prot. Arch. 15)
Santo Sfaldelli nasce a Borgo San Sepolcro (AR) verso il 1511. Rimasto orfano si prese cura della sorella guadagnandosi da vivere lavorando nei campi. All’età di 21 anni, 1532, chiese e ottenne di entrare tra i cappuccini come fratello laico. Eletto Superiore in vari conventi, esercitò il suo servizio pastorale con prudenza e stima di tutti. Si spense santamente come aveva vissuto nel convento di Todi il 25 agosto 1589. Poco dopo la sua morte si iniziò a tributargli culto pubblico e gli fu dato il titolo di beato. Nel 1625 a seguito della pubblicazione delle nuove norme per il culto pubblico da parte di papa Urbano VIII, si dovette iniziare l’iter canonico per la beatificazione. Il 3 marzo 1629 Lo stesso Urbano VIII firmava il decreto per l’introduzione della Causa. L’iter fu difficile per l’insorgere di vari ostacoli. Si sono celebrati i Processi sul non culto, 9 maggio 1857 mentre il decreto sulla validità giuridica fu emesso il 18 febbraio 1858. Nel 1995 si tentò la riapertura della Causa, ma senza successo. Venerabile secondo l’antica prassi. Il 27 maggio 2018 i resti mortali del Venerabile Servo di Dio sono stati traslati dalla chiesa conventuale di Todi a quella di Spello.