Ordo Fratrum Minorum Capuccinorum IT

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updated 4:51 PM UTC, Apr 18, 2024

Incontro dei nuovi ministri

  • Pubblicato in Eventi
  • Data:  - 
  • Luogo: Italia, Frascati, Via Cardinal Massaia, 26

La figura e il ruolo del Ministro provinciale

Fr. Štefan Kožuh, Vicario generale

Quando uno comincia ad entrare in un ministero nuovo, di solito cerca di farlo con entusiasmo e fiducia, forse anche con una certa illusione. Papa Francesco – immediato nel suo insegnamento – ci propone un metodo sicuro per il cammino di animazione dei fratelli: "guardare al passato con gratitudine, vivere il presente con passione e abbracciare il futuro con speranza" . Con questi tre atteggiamenti e con la fedeltà creativa al nostro carisma saremmo capaci a custodire e sviluppare amorevolmente il patrimonio spirituale della nostra Fraternità.

Quale è – in sintesi – questo nostro "patrimonio spirituale"? "La fraternità e la minorità sono aspetti originari del carisma che lo Spirito ci ha donato; essi informano anche la dimensione contemplativa e apostolica della nostra vocazione. Docili al medesimo Spirito, ci impegniamo a vivere in pienezza questo ideale evangelico."

Il compito del Ministro provinciale/Custode è vivere, custodire e sviluppare il nostro ideale evangelico! Un compito esigente e complesso.

Quando sono stato eletto Ministro provinciale – dopo quel "Sì, accetto!" – ho cercato di rinnovare il mio fermo proposito: "Confido nel Signore!" Però in quell'inizio del ministero ai fratelli della provincia ho sentito di dover aggiungere anche: "Confido nei fratelli". Il ministro è chiamato ad essere prima di tutto un uomo di fede in Dio e poi anche un uomo di fiducia verso i fratelli. "Camminiamo nella umiltà per imparare ad essere fratelli, sempre pervasi da spirito di mutua comprensione e di stima sincera. Coltiviamo il dialogo fra di noi, comunicandoci con confidenza le nostre esperienze e manifestandoci le nostre necessità."

Il nostro servire i fratelli in chiave "custodire con tenerezza", come ci esorta papa Francesco, deve essere vissuto in un continuo esodo dall'AT al NT, dal Sinai alla montagna delle beatitudini; cioè dalla Legge all'Amore gratuito, dal dovere al volere, dall'amministrare all'animare.

Vorrei che ciascuno di voi in questo momento richiamasse alla memoria il fatto di essere stato eletto, cioè chiamato a svolgere questo servizio. Dal fatto ovvio che il "Signore mi diede fratelli" si deduce dunque anche la verità che era lo stesso Signore, che attraverso i fratelli mi ha affidato questo incarico di custodirli con tenerezza ad osservare fedelmente "la regola e la vita dei frati minori, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità."

La ferma coscienza di essere stati scelti da Dio attraverso i fratelli come "primi animatori e custodi della nostra forma di vita", costituisce uno stimolo forte per il nostro essere e agire. La fiducia non si può tradire, né si possono deludere coloro che ce ne hanno fatto credito. Da questa consapevolezza nasce la gratitudine e il desiderio di corrispondere con generosità.

Il modo migliore per onorare la fiducia è quello di incarnare le indicazioni delle nostre Costituzioni che ci dicono: "I ministri, che sono servi dei frati loro affidati e dei quali dovranno rendere conto a Dio, li servano umilmente. Accolgano il servizio fraterno come grazia. Non esercitino l'autorità come padroni, ma presiedano le loro fraternità nella carità con animo generoso e si facciano volentieri modelli degli altri frati, amministrando loro lo spirito e la vita con l'esempio e la parola." E ancora: "I ministri precedano i frati nella vita fraterna e nell'osservare la Regola e le Costituzioni e con l'audacia della carità li spingano ad osservarle."

Tratto dalla relazione per il'incontro dei nuovi ministri, Frascati 2015

Ultima modifica il Mercoledì, 24 Giugno 2015 16:41
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